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Una musica d'avventura, perennemente oscillante tra Mediterraneo e Mitteleuropa, fra folklore e tradizione colta. Seguendo una sorta di periplo europeo, l'Ensemble intesse un discorso coerente, al cui centro rimane l'esperienza jazzistica del fare musica.Una musica sensuale e suadente, capace di strappare qualche stupito sorriso per le sue stregonerie, ma anche di essere così amabilmente crudele. I temi fluidi, creativi, emozionali, si impongono per poesia e ispirazione; le composizioni, intrise di danza, svelano presto la loro natura di sogni raccontati con le note, che scorrono come un flusso motivato e potente.
I Vostri commenti 15 gennaio 2008 - enzo gravante ha scritto: Ci risiamo. Finalmente un cd dove accade qualcosa dove il jazz o questa musica indefinibile che gira intorno ad esso ritorna a distribuire emozioni. Con "strange meeting", "careful" (mi sovviene la versione petrucciani/shorter/hall ascoltata per il giornale a lugano qualche lustro fa) "the mooche" e tutti i restanti brani l'impressione è che la leggerezza tanto voluta dal leader di questa splendida formazione si tramuta nota dopo nota in un fascino che sa di piccola ma valida lezione per chi non avesse ancora le idee chiare su tante cose che girano intorno alla musica che sia jazz o affine o altro ancora poco importa. Qui ad essere valorizzato è il linguaggio attento ed il modo di porsi con arrangiamenti "ragionati". Determinanti si rivelano l'interplay e lo stato di grazia di un sempre più maturo Biondini, ritmica presente e discretamente protagonista. Non conoscevo Tosques prima d'ora ma mi sembra una scelta azzeccata come pure il repertorio. Complimenti per i brani originali in particolar modo per il finale di "del cavaliere errante su campi dorati". Da questo lavoro vien fuori non soltanto una grande sobrietà progettuale ma anche una professionalità di spessore capace di regalare all'ascoltatore forti vibrazioni ed altrettante forti speranze. Ad maiora.
1 febbraio 2007 - marcofilippetti ha scritto: Un lavoro esemplare per freschezza e profondità, un interplay unico riscaldato dall'ambiente circostante. Complimenti agli artisti e all'etichetta. Bel lavoro davvero. Marco
PREMI E RICONOSCIMENTI ALL'ARTISTA
JAZZIT AWARD 2010 Pierluigi Balducci scelto tra i migliori 10 bassisti italiani del 2010